Le turbolenze della politica italiana

Scritto da  Pubblicato in Pino Gullà

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pino_gull.jpgTurbolenze climatiche nel mondo, in Italia e in Calabria. Si è vista la parte migliore degli Italiani immediatamente dopo il tifone asiatico, il ciclone sardo e il nubifragio calabrese  con la protezione civile e le gare di solidarietà, soprattutto da parte dei giovani. Turbolenze nella politica italiana. Sta venendo fuori il peggio di un certo personale politico, giovane e vecchio. Il Pdl si è diviso, ma secondo alcuni per distribuire al meglio l’offerta (nel senso di marketing elettorale, diversificandola) ai potenziali elettori nei futuri appuntamenti con l’urna. Nel contempo il Nuovo centrodestra (è il nome dato alla formazione politica di Alfano) e Forza Italia richiamata a nuova vita sembrano esprimere senso di responsabilità nei confronti del governo di larghe intese. Ma il primo è maggiormente governativo, la seconda più movimentista. Entrambi manifestano stima e riconoscimento verso il leader mediatico di Arcore, anche se dovrà, quasi certamente, andar via dal Parlamento per motivi giudiziari. Che farà? Il leader extraparlamentare? Così come si sono messi i posizionamenti nel Centrodestra, ci sarà un’ampia offerta per l’elettorato. Se si aggiungono le altre formazioni a destra dello schieramento, vasta gamma di scelta da parte di chi va  a votare (per fare che cosa?). Se ci fosse stata la crisi si sarebbe buttata alle ortiche l’occasione della presidenza italiana al Consiglio europeo nel secondo semestre  (luglio-dicembre 2014).  Sull’altro versante, leader cercansi nel Centrosinistra. A nostro avviso. Alcuni di quelli che appaiono davanti alle telecamere vengono messi in difficoltà dalla stessa televisione (v. ultime trasmissioni di Report), altri non riescono a controllare le proprie ambizioni personali mettendo in atto un uso strumentale della politica con il moltiplicarsi  della vocazione sado-maso del Pd dove, per il caso del ministro Cancellieri (che si poteva risparmiare alcune telefonate), alla fine è prevalsa l’antica disciplina  come ai tempi del Pci e…della Dc. Ma Letta ci ha messo la faccia. Sono gli ultimi due esempi di politica italiana autoreferenziale di bassa lega. Insomma, i due maggiori partiti che sponsorizzano il governo stavano per provocare la crisi, mentre la Corte costituzionale si dovrà pronunciare a breve sul Porcellum. Nel caso di illegittimità dell’attuale legge elettorale come si andrebbe ad eventuali elezioni? La Prima Commissione, quella sulle riforme, che stava lavorando su una nuova legge non è andata avanti. Il 12 novembre scorso  non è passato l’ordine del giorno del Pd che proponeva il doppio turno, se nessuno degli schieramenti  superava il 40%. E adesso ognuno dice la sua in ordine sparso e, magari, di prima mattina davanti a telecamera e microfono: Mattarellum, Porcellum, Super-Porcellum, Porcellinum, come la legge dei sindaci…Si allungano i tempi  della politica nella speranza che il governo Letta regga alle turbolenze prima che il Paese e lo Stato vengano messi in sicurezza da una nuova legge elettorale  e da riforme costituzionali adeguate al Terzo Millennio. Ma questa Italia ce la farà…?

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