Dopo le primarie del centrosinistra, campagna elettorale consapevole a Lamezia

Scritto da  Pubblicato in Pino Gullà

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Dopo le primarie del centrosinistra che hanno visto la partecipazione al voto dei cittadini di quell'area e la vittoria inequivocabile di Tommaso Sonni, ancora diversi i competitori, nonostante ci siano state confluenze e aggregazioni. In corso incontri per altre convergenze. Si va, comunque, verso la definizione del quadro dei contendenti della campagna elettorale. Adesso che la data dell'appuntamento con l'urna non è lontana, informazione e comunicazione in funzione della proposta politica diventano fondamentali. Considerata la crisi economica e sociale in cui versa la nostra comunità (e l'Italia tutta), il cittadino lametino dovrà scegliere il candidato che governerà la nostra Città senza farsi condizionare dalla propaganda. Insomma quello che avrebbe maggiori capacità nell'affrontare le problematiche del territorio. In buona sostanza, è attraente chi sa fare e offre programmi possibili e convincenti in modo da uscire dalle difficoltà in cui ci troviamo. In tal senso, a nostro avviso, il candidato che sarà sindaco dovrebbe essere colui il quale riuscirà ad ispirare fiducia concretamente evitando illusioni o sogni irrealizzabili. Migliorerebbe il livello qualitativo della campagna elettorale se i mass-media locali contribuissero ad un’operazione del genere con tutti i competitor per portarli sul terreno della concretezza politica: si potrebbero realizzare momenti di ascolto e partecipazione importanti per superare lo scetticismo di tanti cittadini causato dalla malapolitica che dura ormai da decenni nell'intero territorio nazionale (v. alta percentuale dell’astensionismo). In tal modo emergerebbero programmi e progetti dei candidati perché solo così diventano maggiormente credibili; aumenterebbero le speranze in una buona amministrazione. Bisogna avere consapevolezza delle difficoltà degli enti locali a causa della carenza di risorse finanziarie in continua diminuzione.

Quindi per gli amministratori comunali è prioritaria una conduzione virtuosa, specialmente in Calabria, dove si è raschiato fin troppo il barile con ulteriori imposte e tributi, mentre i servizi si rivelano, a volte, inadeguati; pertanto sarebbe inopportuno imporre ancora tassazione, a meno che non ci si trovi con l’acqua alla gola. Far quadrare i bilanci è oggi impresa difficile per la maggior parte dei sindaci italiani, in particolare nella nostra regione. Nel momento complicato che stiamo attraversando sarebbe auspicabile non creare aspettative impossibili a realizzarsi. E però mai demordere dalla eventualità di creare le condizioni  di ripristino del tessuto economico. In tal caso la legalità nella correttezza degli appalti, nel monitorare il percorso dei Fondi Ue (v. mancanza di progetti o risorse finanziarie non utilizzate in passato), di quelli regionali e nazionali conviene alla nostra comunità. Altre modalità apparterrebbero al clientelismo, ai favori, alla criminalità organizzata, alle zone grigie, ai comitati d’affari, da cui sono infettate molte regioni italiane. La legalità di una corretta amministrazione nel quotidiano, anche negli atti apparentemente di poco conto, rappresenta l’avvio di una buona politica della quale abbiamo tanto bisogno. Trasparenza innanzitutto per rispondere positivamente alle domande e alle dinamiche della società lametina, particolarmente ai ceti più disagiati. Così facendo si tiene a debita distanza il rischio dell’autoreferenzialità  degli amministratori e si mantiene il legame con i cittadini,  con le forze politiche (di maggioranza e minoranza), con le associazioni e con i gruppi d’interesse sani. Ecco il tessuto connettivo che garantirebbe una vita economica e sociale in buona salute e ricca anche di beni immateriali (cultura, tempo libero). Si vincerebbe sull’esasperato individualismo, si limiterebbero disagio esistenziale e solitudine; ci impadroniremmo civilmente del nostro territorio a discapito della criminalità organizzata e degli altri fenomeni delinquenziali; si creerebbero le condizioni per il ripristino dell’economia sana, pur nella difficoltà del momento. Da quanto scritto in maniera non esaustiva si possono trarre contenuti che, crediamo, già esistono nei programmi di tanti candidati per farli venire alla luce e oscurare la polemica politica fine a se stessa. Evitare pure le promesse che poi non saranno mantenute. Per la nostra Città, candidati, parlate alla gente del buon governo possibile… e poi realizzatelo.

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