“Siamo in quattro giocolieri”

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgCambia il numero, a secondo della superficie quadrata della città o del paese, ma sono sempre quattro o cinque le famiglie che ereditano beni e posizioni economiche in ogni realtà. Naturalmente si parla di commercianti e professionisti che si passano da padre in figlio le attività e si tramandano la professione. E rimangono nella stessa città per non perdere lo o gli scettri. Ma perché è tanto importante rimanere nello stesso posto dove si è riconosciuti come professionisti di fama, a secondo del cognome che si ha o che si sposa?

Forse per far parte dei circoli chiusi a secondo del ruolo che si ricopre o del denaro che si è accumulato. E sono proprio questi che decretano l’entrata o l’uscita delle nuove famiglie in cerca di una sedia e di un posto al sole dei pochi ma buoni (secondo loro). E diventano sempre di più dei mondi chiusi. Dei circoli in questo caso.

E nascono, si creano invidie, gelosie, antipatie e iniziano le telenovele locali di personaggi che, sentendosi menzionati nel bene o nel male, devono essere ostici verso il prossimo e affabili verso i simili. E da tutto questo nasce il settore cinematografico, dove si viene descritti come delle persone costruite dal pensiero degli altri.

E, magari, alcuni, in realtà sono delle persone semplici ma con una gioia infinita nell’essere ammirati, odiati e protagonisti delle sceneggiature di chi li guarda a distanza, in attesa, e facendo di tutto pur di entrare nella cerchia dei personaggi “in”, famosi, ricchi, del piccolo borgo della piana…

Si è veramente felici con poco nella vita!

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