Quanto siamo tolleranti?

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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maria_arcieri.jpgI rom, i vicini di casa, gli extracomunitari, le persone diverse e non da noi, le tolleriamo? O la crisi e l'insoddisfazione ci stanno portando sempre di più a non sopportare gli altri? “La Tolleranza è la necessaria conseguenza della comprensione della nostra imperfezione umana. Per Voltaire, il padre dell’Illuminismo. Ma se gli altri sbagliano nei nostri confronti, quale regola, quale condotta dovremmo applicare? “Errare è umano. Perciò perdoniamoci gli uni gli altri le nostre follie”.

Questo è il primo principio del diritto naturale”. Voltaire fa appello alla nostra onestà intellettuale:  dobbiamo ammettere i nostri errori, la nostra imperfezione, la nostra ignoranza. E l'ignoranza oggi più che ai suoi tempi ci appartiene ma se si ammette è già uno step avanti se invece si rientra nella cerchia degli intellettuali, sarà molto più difficile ammettere di esserlo. Voltaire si appella alla modestia intellettuale. Il suo appello all'onestà intellettuale fa una grande impressione sugli intellettuali del suo tempo. L'intolleranza è una follia? "Ma una follia comune come quella della intolleranza Voltaire trova giusto che sia difficile da tollerare. E qui che la tolleranza ha i suoi limiti. Se noi concediamo all’intolleranza il diritto di essere tollerata, allora noi distruggiamo la tolleranza, e lo stato di diritto”. (K. R. Popper, In search of a better World [Alla ricerca di un mondo migliore], Rodledge, London-New York, 1992, pagg. 190-191)

Locke sostiene che i cittadini non debbano comunque essere atei, in quanto l'ateismo significherebbe la mancanza di ogni principio morale. Quest'osservazione risente un po’ dei tempi se rapportata allo stato di cose attuale, e la  sua visione politica risulta essere una tra le più moderne del suo tempo. 
La lotta contro l’intolleranza: "l'impegno filosofico di Voltaire è più che mai lotta contro il fanatismo e l'intolleranza, contro la superstizione che prende le sembianze della Chiesa cattolica, arrogante istituzione temporale che limita la libertà di pensiero dell’uomo”. E’ tutto molto attuale.

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