Diversità

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Un mio amico è partito per andare a vedere Juventus - Napoli allo Juventus Stadium di Torino e mi ha raccontato che vicino a lui era seduto Lapo Elkann. Una signora ai piedi della chiesa mi ha chiesto con una leggerissima giacca sulle spalle e una scodella di plastica in mano, se le portavo del latte o dello zucchero. Un signore distinto mi ha detto per telefono che lavorando molto durante la settimana, nel week-end sale su un aereo per girare le capitali europee. Una mia amica deve vendere la macchina perché dal mese di gennaio non può pagare l’assicurazione e lavora come parrucchiera a domicilio. Di queste storie ce ne sono tante. Quanto fanno riflettere? Ognuno di noi appartiene a una categoria e da questa si stima il grado di stress. Chi ha la fortuna di sedersi accanto a Lapo, dovrà lavorare moltissimo per permettersi questo svago. Chi non ha il latte nel frigo, sarà triste e stressato al pensiero di non avere la colazione. Sembra di vivere nelle grandi metropoli dove la differenza tra i ceti è, è stata e sempre sarà abissale, ma in un paese di 70 mila abitanti è un po’ strano. Tasse che ti inseguono in ogni angolo della casa e le stesse persone che aspettano l’ultimo modello dello smart-phone come se fosse una fidanzata. Caste di intellettuali che allargano le narici al passaggio del suv del parvenius di turno e parvenius che “imbrattano” le strade con le loro megaville. Professionisti, soprattutto medici che vivono low profile e che da 40 anni “curano” le persone e non riescono a vivere le vacanze per paura di abbandonare i pazienti. Microrealtà. Diverse. Micromondi. Patetici. Dove tutti hanno la loro ragione o la loro ricetta per saper vivere meglio dell’altro. Esempio: si rompe lo specchietto della macchina. Se chiedete a 100 meccanici la soluzione avrete 100 risposte diverse con tanto di digressione automobilistica da chiedervi: “Ma vivo nel paese delle verità assolute?”. Infine, un giorno un signore ha fatto fermare la fila alla cassa di un supermercato perché pensava di spendere un centesimo in meno su un prodotto. Quando la cassiera ha chiesto al direttore, lui è andato a prendere il prezzo nello scaffale senza battere ciglio. Nessuno si è ribellato perché per lui quel centesimo significava molto.

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