I treni soppressi e il silenzio di Trenitalia

Scritto da  Pubblicato in Filippo Veltri

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filippo_veltri.jpgNei giorni scorsi e’ stata inviata una bella petizione a sette persone: si tratta di Giovanni Lanati, Direzione Generale Territoriale del Nord-Est;. Francesco Nolè, Direzione Generale Territoriale del Sud e Sicilia;. Vincenzo De Luca, Viceministro ai Trasporti; Mauro Moretti, Gestione reclami - Direzione generale Passeggeri Trenitalia; Rosario Crocetta, Presidente della Regione Sicilia; Giuseppe Scopelliti, Presidente della Regione Calabria e Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia. Va raccontata questa petizione perche’ dietro c’è tutto il dramma del sud, tagliato fuori e isolato.

Dunque: Il 10 dicembre 2011, in nome di una razionalizzazione dei treni notturni Nord-Sud che di ratio aveva ben poco, Trenitalia ha praticamente decretato la fine, in particolare, di tre grandi tratte (Venezia-Palermo, Torino-Palermo e Milano-Palermo) che, a suo parere, erano poco frequentate e quindi foriere di perdite per l'azienda. A seguito della soppressione di questi treni, l'azienda pensa bene di spezzare il viaggio in due di modo che i viaggiatori prima utilizzino un treno AV e poi il treno notte da Roma verso il Meridione o viceversa da Sud verso la Capitale; tutto ciò ha provocato il licenziamento di ottocento cuccettisti, che non rappresentavano un onere ma una risorsa economica e occupazionale, ha lasciato invariati se non addirittura ha aumentato i tempi di percorrenza, ha fatto lievitare il prezzo anche di oltre venti euro e naturalmente arreca notevoli disagi ai viaggiatori: già difficile per persone giovani, il trasbordo con bagaglio al seguito diventa quasi impossibile per tutti quegli anziani che viaggiano per cure negli ospedali del Nord o per visitare i figli emigrati. Trenitalia ha fatto tutto il possibile per disincentivare i treni notte diretti e nel 2011, per meglio competere con Italo/NTV, ha appunto trovato un ulteriore pretesto per sopprimerli e rimpiazzare il vuoto con nuovi treni AV: un chiaro esempio ci è fornito dal treno Frecciargento 9455 Venezia S.L-Roma T.ni che parte solo qualche minuto dopo rispetto a quanto faceva l’espresso Venezia S.L.-Palermo C.le!

Tutte le tratte a media e lunga percorrenza nazionali sono contemplate all’interno del “servizio universale”, una sorta di contratto finanziato per la maggior parte dallo Stato e nella parte scoperta da Trenitalia; ora confrontando le due zone del Sud Italia si nota che i collegamenti diurni e notturni per la Puglia da Torino/Milano/Bologna sono otto a cui vanno aggiunti nove treni Frecciabianca. Sapete invece quanti sono quelli da Torino/Milano (Venezia è inconcepibilmente scoperta) per Calabria e Sicilia? Solo due!

Il signor Raffaele Palermo – autore delle riflesssioni suddette - ha avviato la petizione e questo è l’indirizzo del sito in cui cercare la petizione e aggiungere la propria firma: http://www.change.org/it/petizioni/ministero-dei-trasporti-regione-veneto-ripristino-del-treno-notturno-venezia-palermo-Siracusa/share/from_email?email_id=JOOAOELBEAVKIRYYFSRW&share_action=share&utm_medium=email&utm_source=signature_receipt&utm_campaign=new_signature

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