Si rinnova a Maida la tradizionale "ciciarata" in onore di San Francesco di Paola

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Maida - Si rinnova anche quest'anno a Maida, paesino della provincia di Catanzaro di 4.566 abitanti, la tradizione della 'ciciarata' in onore di San Francesco di Paola. Il paese, confinante con Lamezia Terme, Feroleto di Catanzaro, Cortale, Jacurso, Marcellina ma anche Piano poli San Floro e San Pietro a Maida, é la testimonianza di una tradizione che continua ad essere trasmessa. Voluta e ricercata. Una tradizione antica, come il paese di Maida con la sua storia, che a dispetto di modernità è sempre in aumento, o con essa convive.

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La ciciarata infatti, ricordo che rimanda al gesto della ritualità del cibo (San Francesco dava in pasto ai più bisognosi dei legumi), vede un coinvolgimento sempre in aumento. In aumento le persone del paese, i visitatori, parecchi provenienti da altre zone, i 'cucinieri' il cui comitato si formalizza nel 2000, con la specificazione di un target variegato. Giovani e meno giovani immersi tra legna, fumo, attrezzi da cucina, sorrisi e giochi. Peculiarità di questa tradizione è il doppio che si crea negli Stati Uniti, in Svizzera, e altri paesi nei quali vivono molti emigrati maidesi. Altri invece ritornano per tale motivo di spiritualità condivisa.La ciciarata presenta una grande organizzazione. A preparare sono tutti esclusivamente uomini. Si comincia con la raccolta dei ceci  (circa 220kg quest'anno, in aumento rispetto al passato), preceduta nei giorni scorsi e seguita dalla preparazione che inizia la mattina del primo Aprile.

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La sera dello stesso giorno il Convento dei Padri Minimi presenta circa 30 quadare con  vasche coperte di ceci. Dopo la processione, intorno alla mezzanotte, le caldaie si accendono tutte insieme e per l'intera notte i ceci vengono fatti cuocere.Questa mattina, il Convento è pieno di gente che insieme al suono delle pentole attendono una porzione di pasta e ceci sotto i portici. Altri sistemati tra i ruderi e tra le colline per un Pic Nic in famiglia e nuovi amici. La ciciarata di Maida non ha una data precisa di inizio. È organizzata dal Comitato e da tutte le persone che ancora credono importante il concetto di tradizione. Un tratto antropologico, culturale, sicuramente identitario, da cui viene fuori una resistenza di vita.

Valeria D'Agostino

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