Lamezia, presentazione libro "Cuore 2.017" di Gianni Scardamaglia il 25 marzo alla scuola Pitagora

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Lamezia Terme - All’auditorium dell’Istituto Pitagora di Lamezia Terme, Gianni Scardamaglia presenterà il suo secondo libro sulla scuola: “Cuore 2.017” sabato 25 marzo, alle 17:30. Il libro è curato e pubblicato dalla casa editrice di Cosenza “Falco Editori”. Non è un libro per bambini, ma per tutti. In particolare è rivolto agli insegnanti, ai ragazzi, ai genitori e a tutti gli addetti ai lavori che vivono il mondo della scuola. Il titolo è riferito al “cuore” e alla passione che sono indispensabili per cercare di fare bene il mestiere di insegnante, nel 2017 più che mai. Alla presentazione sono previsti gli interventi dei dirigenti scolastici Vincenzo Saladini e Simona Blandino, del professore Bruno Porcelli e della maestra Gianna Villano dopo i saluti del sindaco Mascaro. Conduce Ketty Riolo.

“Si tratta di un testo - si legge in una nota - che è scritto in una forma particolare: un po’ saggio, un po’ autobiografia, una spruzzata di didattica viva. Il tutto trattato con molta ironia. Sia verso i politici che si occupano di scuola, sia nei confronti degli stessi docenti, degli alunni e dei genitori, Gianni Scardamaglia usa la satira e un linguaggio leggero, ma il messaggio è molto serio: quando si parla di scuola, bisogna farlo con competenza. La lettura del testo è facilitata da tre piani di scrittura diversi: corsivo per le esperienze didattiche, normale per il saggio e grassetto per le pagine che l’autore definisce ‘diversamente definibili’”. Dalla sua esperienza accumulata in 44 anni passati tra i banchi, il maestro Gianni ha cercato di delineare la “discussa” e difficile figura del docente: “Quello di insegnante è un mestiere affascinante e unico, ma anche carico di momenti di difficoltà, di dubbi e di inevitabili errori. Siamo costretti, perciò, a studiare continuamente, aggiornarci, sperimentare e, oggi, ricorrere al web e alle sue innumerevoli risorse per cercare di stare al passo coi tempi e con le nuove competenze dei nostri ragazzi…”. L’autore, alle pagine un po’ troppo serie, ha cercato di alternare un po’ di piacevole satira sui ministri e i sottosegretari e sulla scuola del futuro: “Il ministro cancellerà in un baleno le macchie e punterà tutto sui sapori. Seguirà i consigli dei vegani e pitturerà le pareti di tutte le scuole di verde, rosso, giallo, arancione e color melanzana. Più colori della natura e più sapori miglioreranno la scuola … Il suo obiettivo? Quello di far diventare la scuola buonissima, quasi da mangiare”.

Ha delineato dei “tipi” particolarissimi di alunni e di professori: “Il maestro tecnologico arriva a scuola alle otto, con lo smartphone e il tablet davanti agli occhi contemporaneamente, gli auricolari entrambi connessi all’uno e all’altro sistema e appena appena appoggiati sugli orecchi”. Ha inventato personaggi come quello della dirigente-sceriffo: “Invece la suddetta era una vera dirigente, tutta nuova e già pronta a vestire i panni di un vero sceriffo.  Il vestito non era una maschera”. “Subito dopo, la Giannini - si legge ancora - si è spostata all’ippodromo di Agnano a Napoli dove, di solito si svolgono le corse di cavalli. Al galoppo, al trotto e ad ostacoli. Stavolta c’era un confronto aperto tra dieci asini zoppi della vecchia scuola, quella non digitale, e dieci asini zoppi della scuola dell’algoritmo intelligente. Sappiamo di sicuro su chi ha puntato la ministra. Ma resta il dubbio: chi ha vinto?”.

 

 

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