Lamezia, Landini (Fiom Cgil) presenta libro di Giuseppe Lavorato “Rosarno”

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Lamezia Terme - La sede Spi Cgil ha ospitato la presentazione del libro di Giuseppe Lavorato “Rosarno”, un’occasione di testimonianza attraverso le parole dello stesso Lavorato – sindaco della città di Rosarno dal 1994 al 2003 - per ripercorrere storicamente e politicamente la situazione calabrese dei lavoratori e più in generale della popolazione negli anni più cruenti delle lotte contro la mafia. Sono raccontati le lotte che i contadini hanno dovuto affrontare subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, il braccio di ferro continuo con la ‘ndrangheta e la storia del movimento comunista e popolare della piana di Gioia Tauro. Il dibattito sul libro è stato occasione per ripercorrere quasi cinquant’anni di storia e non solo. E, come lo stesso Giuseppe Lavorato dice: “ è l’epopea di un popolo, quello della piana di Gioia Tauro, che ha dovuto lottare per la terra, per il salario, per i diritti, battaglie contro la criminalità organizzata che proprio in quegli anni – gli anni del boom economico – tentava di mettere le mani sui grossi finanziamenti pubblici che arrivavano in Calabria per la costruzione di importanti impianti industriali, come il porto di Gioia Tauro. Ma furono proprio quelle lotte a tenere alta la battaglia per la giustizia sociale, per l’emancipazione di un intero popolo”.

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Maurizio Landini – segretario nazionale della Fiom Cgil – è intervenuto con una lucida riflessione sulle parole dello stesso Giuseppe Lavorato “Per risolvere i troppi problemi che abbiamo oggi bisogna non perdere la memoria di quello che è stato, nelle lotte del passato c’era una concretezza maggiore di quella che oggi c’è, un rapporto molto diretto con le persone e una concretezza nel fatto che la politica deve rispondere a dei problemi esistenti. Nelle lotte descritte nel libro di Giuseppe Lavorato chi lottava per la collettività si sentiva parte di un progetto concreto, anche se lottavi a Rosarno, nella Piana, lottavi per qualcosa di più ampio, lottavi per il tuo paese, per l’Italia ed è questo che oggi manca”.  Presenti anche i segretari generali della Cgil e della Fiom della Calabria Angelo Sposato e Massimo Covello che hanno delineato la figura di Giuseppe Lavorato come esempio da seguire nelle lotte politiche e sociali contro la mafia e nei per i propri diritti.

A.B.

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