Lamezia, la povertà evangelica al centro della catechesi di avvento

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Lamezia Terme - Un cammino in tre tappe con Monsignor Giuseppe Ferraro, già direttore della Caritas della diocesi di Lamezia Terme  e primo successore nella “Pia Unione San Tarcisio”, su una attenta riflessione del messaggio del Santo Padre Francesco inviato a tutti i cristiani in occasione della Prima Giornata mondiale dei poveri dal titolo “Non amiamo a parole ma con i fatti”, è la proposta delle catechesi di avvento della parrocchia Beata Vergine del Carmine di Lamezia Terme rivolta soprattutto alle famiglie dei bambini e giovani che si stanno preparando a ricevere la prima comunione e la cresima. Gli appuntamenti, articolati in tre giorni 9, 16, 23 dicembre, con inizio alle 17:30, si terranno nella chiesa Santa Teresa del Bambin Gesù in località Piano Luppino. “Monsignor Ferraro – spiega il parroco don Pino Latelli – offrirà un itinerario diviso in tre tappe attraverso riflessioni sul messaggio di Papa Francesco per aiutare le famiglie a superare i vari problemi che incontra oggi nella difficile opera educativa. Da qui la forte proposta ad accogliere l’invito di Papa Francesco ad una vita povera secondo lo stile di Dio educando con amore, tenerezza, pazienza, comprensione, dialogo e perdono”.

La prima catechesi (sabato 9) sarà incentrata sul tema: “Questo povero grida e il Signore lo ascolta, chiamati a guardare le miserie dei fratelli”; la seconda invece (sabato 16) avrà come tema: “Sull’esempio di Francesco d’Assisi, stare insieme con i poveri”; infine l’ultima catechesi di sabato 23 sarà dedicata al tema: “I poveri come risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo”. “Tante volte Papa Francesco – ricorda il parroco moderatore don Gigi Iuliano – ha indicato nel Vangelo il vero antidoto contro la miseria spirituale. Con questo spirito invito tutti i fedeli ad approfittare di questa occasione per riflettere e vivere con coraggio le parole del Papa contenute nel messaggio della Prima giornata dei poveri che stimola a prendere sempre più coscienza che per diventare autentici annunciatori di speranza in vista del grande evento del Natale dobbiamo essere convinti che comprendere il vangelo significa amare e condividere con i poveri”.

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