Storia di violenza e abusi a Gizzeria, concluso l'incidente probatorio

Casa-gizzeria_1-11272017-103315.jpg

Lamezia Terme – Si è concluso, davanti al Gip Emma Sonni del tribunale di Lamezia Terme, l'incidente probatorio richiesto dalla Procura lametina per la storia di abusi e violenze venuta alla luce il 22 novembre scorso, a Gizzeria. Nell’ultima udienza si è svolto il contro esame degli avvocati Simona e Salvatore Sisca, difensori del 52enne Francesco Rosario Aloisio Giordano.

L’11 gennaio si è, quindi, concluso l'incidente probatorio durante il quale è stata sentita la parte offesa, difesa dall'avvocato Rossana Cribari, davanti al pm Luigi Maffia. La donna ha ripercorso tutto quello che aveva già esposto in precedenza fornendo ulteriori chiarimenti su quanto già detto nelle scorse udienze in risposta alle domande della difesa. Giordano, che era stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme, è accusato di maltrattamenti in famiglia, riduzione in schiavitù e violenza sessuale pluriaggravata nei confronti di una giovane donna, all’epoca 19enne. Da questa “relazione” sono nati due bambini, il più grande di nove anni e la più piccola di tre. L’incidente probatorio era iniziato proprio con il racconto del figlio di 9 anni e poi proceduto con l'esame e il contro esame della donna. Adesso, invece, sono iniziate le indagini peritali sulla condizione psicofisiche dei minori e della giovane donna come era stato richiesto. Nelle udienze fissate a marzo e ad aprile, quindi, saranno sentiti i periti.

Durante l’incidente probatorio sono stati ripercorsi tutti gli elementi di questa triste vicenda. La donna, tra le altre cose, ha raccontato degli abusi subiti da Giordano e dei traumi e delle violenze vissute quando era ancora una minorenne in Romania. Del suo arrivo in Italia con la speranza di un lavoro e di una vita migliore agli abusi durante gli anni trascorsi con Giordano, prima in un appartamento in un condominio a Falerna e, poi, nella baracca nelle campagne di Gizzeria. La donna ha raccontato dei due parti, avvenuti all'ospedale di Catanzaro. Delle poche uscite per portare i bambini a fare le vaccinazioni o, a volte, a scuola. Ora, saranno i periti a continuare ad indagare sulla vicenda procedendo, quindi, con le indagini sulle condizioni psicofisiche dei due figli e della donna.

R.V.

© RIPRODUZIONE RISERVATA