Gioia Tauro (Reggio Calabria) - Nella serata del 18 dicembre scorso, a seguito di una telefonata ai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, i militari dell’Arma hanno appreso che tre soggetti originari della Piana, P.S., 39 anni S.F. 49 anni e S.N. 20 anni, a bordo di una Fiat Panda avevano investito ed ucciso un giovane di origini maliane. Poco prima, infatti, personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, era intervenuto in quella strada Colomoro, dove era stato segnalato un incidente mortale nel quale un 34enne del Mali, a bordo di una bicicletta, era stato travolto da un veicolo che si era poi dato alla fuga, senza prestare soccorso. I rilievi eseguiti sul posto da personale della Polizia di Stato, hanno permesso di appurare che il ciclista era stato investito alle spalle dalla vettura che procedeva a forte velocità con direzione di marcia Gioia Tauro - San Ferdinando, e che il corpo senza vita dell’uomo era stato sbalzato a diverse decine di metri dal punto dell’impatto.
I militari dell’Arma hanno fermato i tre, i quali, secondo quanto emerso dalle indagini, presentavano ferite compatibili con la dinamica dell’incidente, così come la vettura, danneggiata sul lato anteriore destro in corrispondenza del paraurti e del parabrezza. A seguito delle cure del caso presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Polistena, il conducente della vettura, P.S., sprovvisto tra l’altro del titolo di guida perché revocato, è stato arrestato congiuntamente dai militari della Compagnia Carabinieri e da personale del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi che ha coordinato le operazioni, poiché ritenuto responsabile dei reati di omicidio stradale, e di fuga del conducente in caso di omicidio stradale, e sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa di udienza di convalida al Gip di Palmi. Per i due passeggeri, invece, è scattata la denuncia a piede libero: dovranno rispondere entrambi del reato di omissione di soccorso in concorso.
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