'Ndrangheta, Operazione "Isola felice": inizia a Pescara processo con 108 imputati

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Pescara - Costituzione delle parti, questa mattina in tribunale a Pescara, nella prima udienza del processo scaturito dall'operazione "Isola felice", condotta da carabinieri e Direzione distrettuale antimafia nel settembre 2016, che alzò il velo sulla penetrazione della criminalità organizzata di matrice 'ndranghetista in Abruzzo e in particolare nel vastese. Sono 108 gli imputati coinvolti nel processo. Nell'ambito dell'operazione, lo scorso anno, furono eseguite 25 misure cautelari, con la contestazione del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso nei confronti degli arrestati, e furono sequestrati oltre 300 chili di droga, insieme a fucili, mitragliatori, pistole e munizioni. Il tribunale collegiale presieduto dal giudice Rossana Villani ha aggiornato l'udienza al prossimo 12 febbraio, rinnovando le notifiche, non andate a buon fine, nei confronti di una quindicina di imputati. Al contempo il tribunale ha disposto l'ordine di traduzione dal carcere per alcuni imputati, che attualmente risultano detenuti per reati connessi ad altre vicende. L'inchiesta, complessivamente, coinvolge sei regioni, anche se il fulcro dell'indagine, racchiusa in un dossier di circa 600 pagine, riguarda Abruzzo e Molise, che secondo l'accusa - rappresentata dal pm della Procura dell'Aquila Stefano Gallo - avrebbero avuto un ruolo fondamentale nei tentativi di espansione della 'ndrangheta nel resto d'Italia. Sotto la lente, soprattutto i territori di Vasto (Chieti) e San Salvo (Chieti), che sarebbero state le basi operative del clan Ferrazzo di Mesoraca (Crotone). Alla base delle indagini, il sequestro avvenuto nel 2010 a Pescara e da qui la competenza territoriale del tribunale del capoluogo adriatico.

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