Bologna - Una perquisizione è stata eseguita di carabinieri e guardia di finanza all'aeroporto Marconi di Bologna. Secondo quanto si apprende tale perquisizione è stata disposta dal Pm della Dda Marco Mescolini ed è finalizzata ad acquisire documentazione su un appalto sospetto, citato nell'ordinanza dell'operazione "Aemilia" contro la 'ndrangheta che ha portato a 160 arresti. Si tratterebbe dell'appalto vinto nel 2011 all'aeroporto "Marconi" dalla società Elledue per realizzare il finger, che collega il gate di un terminal agli aerei. La Elledue è citata per i presunti affari dei suoi titolari con Giuseppe Giglio, uno degli arrestati di mercoledì, ritenuto personaggio di raccordo fra i capi e gli imprenditori. L'azienda, per il Gip, è "ritenuta contigua agli ambienti della criminalità organizzata lametina (cosca Iannazzo-Giampà)". La gara in questione era stata vinta dalla Elledue, che aveva presentato un'offerta con il ribasso più elevato, "per poi far inserire materialmente Giglio nell'esecuzione dei lavori".
Per il Gip "la collaborazione tra Giuseppe Giglio e la Elledue consisteva anche nell'invio di manodopera che la ditta provvedeva ad assumere formalmente", metodo utilizzato anche negli appalti successivi al terremoto del 2012. Ieri l'aeroporto in una nota aveva spiegato che "la Società Aeroporto Marconi ha risolto a giugno 2013, per grave inadempimento, il contratto di appalto del valore di 1,8 milioni per la realizzazione di cinque pontili fissi che nel 2011 era stato aggiudicato con gara d'appalto pubblica al miglior offerente, vale a dire all'Ati composta da Elledue costruzioni e Di Madero e figlie". Ad oggi, proseguiva il Marconi "i lavori sono ancora fermi, perché anche con la seconda classificata, l'Ati composta da Lamone Moreda srl e Starlift srl, cui l'Aeroporto in ottemperanza alla legge si è rivolta per la conclusione dei lavori, si è giunti a dicembre 2014 alla risoluzione del contratto per grave inadempimento".
Aeroporto Marconi, ci consideriamo parte lesa
"Ci consideriamo parte lesa non soltanto perché i finger dell'aeroporto (i corridoi che collegano l'aereo allo scalo, ndr) dovevano essere pronti quest'anno e invece non abbiamo ancora il prodotto commissionato. Inoltre perché ci troviamo col sospetto che gli appalti pubblici possano essere assegnati a chicchessia". Il presidente dell'aeroporto Marconi di Bologna, Enrico Postacchini, ha commentato così la mancata ultimazione dei finger, la cui costruzione nel 2011 era stata affidata, con una gara d'appalto vinta al massimo ribasso, a una ditta controllata dalle cosche 'ndranghetiste sgominate l'altro ieri. "Una logica del ribasso - ha proseguito Postacchini - presente in tutte le amministrazioni, che genera anche questo tipo di problemi. Siamo rinfrancati dagli accertamenti della Guardia di finanza, i nostri uffici sono a totale disposizione". E i finger rimasti incompiuti? "Ci auguriamo - ha risposto il numero uno del Marconi - che da qui a un anno, non di più, si arrivi a ultimare l'opera con una nuova gara d'appalto in cui l'unico criterio non sia il minor costo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA