Lamezia: docenti e personale scolastico per anni con contratti precari, riconosciuto diritto a ricostruzione carriera

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Lamezia Terme – Si è concluso con il riconoscimento della ricostruzione della carriera con l'anzianità di servizio ed il pagamento delle differenze stipendiali, con interessi e rivalutazione monetaria, il ricorso collettivo presentato da 20 persone, tra docenti e personale scolastico, iscritte al sindacato Cgil Scuola, che, sei anni fa, avevano presentato ricorso contro il Miur e l’ufficio scolastico regionale. È arrivata, infatti la decisione del giudice del Lavoro del Tribunale di Lamezia Terme, la dottoressa Salatino, che ha riconosciuto i diritti dei ricorrenti. Si tratta di docenti, assistenti amministrativi, assistenti tecnici o collaboratori scolastici che avevano lavorato per anni sulla base di vari contratti a tempo determinato di durata annuale o per un periodo minimo di 180 giorni per anno scolastico. Secondo il personale scolastico che ha presentato ricorso, infatti, erano da ritenersi illegittimi i contratti a termine e chiedevano, quindi, la conversione del contratto in indeterminato e la ricostruzione della carriera “ai fini previdenziali, pensionistici, di anzianità e retributivi e, per l’effetto, la condanna del MIUR al pagamento delle indennità risarcitorie”.  Il giudice del lavoro ha accolto “parzialmente il ricorso e, per l’effetto, dichiara il diritto dei ricorrenti alla ricostruzione della carriera con il riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, dell’anzianità di servizio maturata nei periodi di lavoro effettivamente prestati”. Ha deciso, inoltre, di condannare “il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca al pagamento delle differenze stipendiali maturate”. Per alcuni dei ricorrenti inoltre, è stato riconosciuto, anche, il risarcimento del danno. “La vicenda non riguarda – come spiega il legale dei 20 ricorrenti, l’avvocato Caterina Restuccia, - solo questi lavoratori, ma a livello nazionale, numerosissimi docenti, personale Ata e collaboratori scolastici che, spesso per il tramite dei Sindacati, hanno adito i vari Giudici del Lavoro”.  “E' una sentenza storica” ha commentato infine il legale. 

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