Controlli carabinieri nella Piana di Gioia Tauro, arresti per furto aggravato e detenzione illegale di armi

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Gioia Tauro - Continuano le attività di controllo del territorio della Piana di Gioia Tauro disposte dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria che, anche nelle ultima settimana, hanno visto impiegate numerose pattuglie della dipendente Compagnia di Gioia Tauro diretta dal Tenente Gabriele Lombardo, impegnate in controlli, perlustrazioni e perquisizioni nelle aree urbane e pre- aspromontane. Circa 250 le persone complessivamente controllate e 60 le perquisizioni personali e domiciliari effettuate nel corso della settimana.In particolare, a Laureana di Borrello, i militari della Stazione di Serrata e della Tenenza di Rosarno, congiuntamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, hanno arrestato, in flagranza di reato, tre fratelli, Galluccio Gianluca, Gaetano e Giacomo, rispettivamente di 44, 51 e 56 anni, perché, nel corso di una perquisizione domiciliare presso un casolare di loro proprietà, i militari hanno rinvenuto un fucile a canne mozze con matricola punzonata cal. 16, una pistola cl. 7,65 con matricola abrasa, 31 cartucce calibro 16, 38 cartucce calibro 9X19 parabellum, 10 cartucce 9 corto e 10 cartucce cal. 7,65, materiale tutto sottoposto a sequestro probatorio. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa della convalida del giudice che, valutati gli elementi indizianti raccolti dalla polizia giudiziaria, ha convalidato gli arresti confermando la misura cautelare degli arresti domiciliari;

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Sempre a Laureana di Borrello, i militari della locale Stazione hanno arrestato,  in flagranza di reato, in violazione degli artt. 624-625 co. 2-7 c.p. (furto aggravato di energia elettrica), Giuseppina Condino, di 34 anni, poiché ritenuta responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica in quanto, tramite allaccio abusivo diretto alla rete pubblica, con violenza sulle cose, alterava completamente il consumo di energia elettrica al fine di alimentare la propria abitazione. La donna, incensurata, ultimate le formalità di rito, è stata rimessa in libertà in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 121 disp. att. c.p.p., su disposizione del PM di Turno presso la Procura della Repubblica di Palmi.

A San Ferdinando, i militari della locale Stazione cc, in ottemperanza all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Gip - Gup, hanno arrestato Domenico Barbieri, di 53 anni, poiché resosi responsabile di plurime violazioni, commesse negli ultimi mesi, alla misura cautelare dell’obbligo di dimora cui lo stesso era sottoposto. La misura cautelare de quo giunge all’esito di una mirata attività istruttoria svolta dalla Stazione di San Ferdinando che, nel corso del mese di febbraio 2017, ha accertato diverse violazioni alla misura dell’obbligo di dimora da parte di Barbieri che, in talune circostanze, non si è risparmiato a tenere atteggiamenti spavaldi e provocatori anche nei confronti delle forze dell’ordine preposte al suo controllo.

Infine, circa 60 militari della locale Compagnia di Gioia Tauro, col supporto delle compagnie limitrofe e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno blindato da nord a sud la marina di Gioia Tauro effettuando perquisizioni e posti di controllo a tappeto. Nel corso del servizio sono state controllate circa 100 persone e 40 veicoli, effettuate numerose perquisizioni domiciliari e personali ed elevate sanzioni amministrative per violazione delle norme sulla circolazione stradale per un ammontare di 2000 euro circa.

In tale contesto, i militari della locale Compagnia hanno arrestato Renato Martinone, di 56 anni, perché ritenuto responsabile di furto aggravato in quanto, in modo fraudolento, tramite manomissione del contatore, alterava palesemente il consumo di acqua della propria abitazione. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio in attesa del rito direttissimo. Nella medesima operazione di servizio altre 3 persone sono state denunciante in stato di libertà per i reati di porto abusivo di armi, ricettazione, sostituzione di persona, falsa attestazione e false dichiarazioni sulla propria identità.

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