Cosenza – Urne aperte da stamane nei cinque comuni della Presila cosentina, chiamati a decidere unirsi sotto un unico comune e diventare, quindi, un’unica realtà territoriale. I seggi si sono chiusi alle 21 nei comuni di Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo. Sono questi i paesi interessati. Se dovesse esserci esito positivo, questa fusione sarebbe la seconda dopo quella che ha interessato proprio il comune di Lamezia, nato nel 1968 dall’unione di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia. “La Presila – spiega il movimento a favore dell’unione - è nata oltre mille anni fa dai cosentini e fin dai primi anni del 1100/1200 iniziò a delinearsi il nome dei Casali grazie all’Universitas tra la Presila e la città di Cosenza. Identità è rappresentata, certo, dal singolo cittadino vivificante il territorio, ma anche dal territorio stesso. L'identità nel tempo si è trasformata, ma su una base comune che unisce tutti i presilani. Questo rappresenta un unico grande patrimonio culturale appartenente a tutti gli abitanti della fascia presilana”. “Non è in gioco il futuro politico di un singolo, - spiegano dal Movimento - ma l’avvenire del collettivo. Decidiamo materialmente e concretamente il destino della nostra terra”.
I due quesiti su cui sono chiamati a rispondere i cittadini:
Quesito N° 1 : "Volete l'istituzione di un nuovo comune, mediante fusione degli attuali comuni di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta?"
Quesito N° 2: "Con quale dei seguenti nomi voleste sia denominato il nuovo Comune? a) Villa Brutia b) Casali del Manco"
Questa l’affluenza alle 19:
Casole Bruzio - 42.35%
Pedace - 38 %
Serra Pedace - 33.98%
Spezzano Piccolo - 36.73%
Trenta - 31.51%
Alle 12:
Trenta - 218 Votanti - 8,94 % Elettori: 2437
Casole Bruzio - 270 Votanti - 11,43 %. Elettori: 2361
Serra Pedace - 127 Votanti - 11,41 %. Elettori: 1086
Spezzano Piccolo - 214 Votanti - 10,39 %. Elettori: 2059
Pedace - 178 Votanti - 9,6 %. Elettori: 1850
Anche Ricadi ha votato: i residenti sono stati chiamati a decidere sul nuovo nome del comune. L’idea è quella di modificarlo in Ricadi-Capo Vaticano. Come per gli altri referendum consultivi regionali non è previsto alcun quorum.
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