Politiche 2018, Alemanno in Calabria: “Sud deve avere proprio modello sviluppo”

Alemanno-reggio-208.jpgReggio Calabria - "Noi puntiamo sostanzialmente su due fatti principali. Primo, un meridionalismo non basato sul clientelismo o sull'assistenzialismo. Il nostro meridionalismo è quello dell'autonomia, è quello di far crescere classi dirigenti locali e poi fare in modo che il Mezzogiorno possa avere un suo modello di sviluppo. L'altro aspetto decisivo, è quello europeo. L'Europa ha tradito il Mezzogiorno con i fondi strutturali che spesso è difficile utilizzare, spendere. Lo ha tradito con il Patto di stabilità. Noi intendiamo rompere i vincoli di Bruxelles, rompere i diktat di Bruxelles che impediscono lo sviluppo dell'Italia, ed in particolare del Mezzogiorno". Così il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità, Gianni Alemanno, oggi a Reggio Calabria per il tour in vista delle prossime elezioni del 4 marzo per la presentazione della candidata al Senato con la Lega - Salvini Premier, Tilde Minasi.

Ha parlato proprio delle possibilità del suo partito in Calabria alle politiche: “"Noi contiamo in Calabria di fare un grande salto di livello che ci permetterà di eleggere un senatore. Matteo Salvini è capolista, ma è capolista in molti altri collegi, quindi Tilde Minasi può essere una senatrice che rappresenterà questa regione a Roma. Ed è molto importante perché bisogna rompere l'isolamento politico in cui la sinistra ha fatto precipitare questa regione, nella Capitale. Bisogna rilanciare i motivi, gli interessi della Calabria, perché questa Giunta di centrosinistra ha dimostrato il totale abbandono".

Il segretario nazionale del Movimento nazionale per la sovranità ha ammesso di riconoscersi nel progetto per Salvini premier ma che “sarà la Lega che deciderà se fare un unico partito con tutte le varie realtà. Noi siamo una delle cinque forze che hanno aderito a questo progetto. Insieme con noi c'è il Partito Liberale, il Partito sardo d'azione, l'Ugl, sindacato storico, ci sono altre realtà. Sarà la Lega, dopo le elezioni a dirci se vuole fare un partito unico o mantenere questa situazione confederale che esiste oggi".

"Matteo Salvini - ha aggiunto Alemanno - ha fatto un miracolo. Ha preso la Lega, ha cancellato l'orientamento secessionista e ne ha fatto una forza nazionale, ponendo al primo punto il tema della sovranità nazionale, nei confronti di Bruxelles e nei confronti della globalizzazione. E' stata una vera e propria svolta. Un vero e proprio miracolo che, innanzitutto, ha portato la Lega dal 4% al 15%, ma ha anche fatto sì che questa realtà parlasse all'intero Paese. Il punto terminale di questo percorso è stato il nuovo Statuto, di una Lega non più Nord, ma Lega e basta, con Matteo Salvini Premier che ha al primo punto, non la secessione, non la Padania, non tutte le cose che conoscevamo ai tempi di Bossi, ma l'idea di una nuova unità nazionale fondata sul rispetto dei territori".

"Dal 5 marzo uscirà un governo nazionale diverso. Dopo oltre sette anni di governi 'tecnici' e larghe intese, finalmente avremo un governo eletto dal popolo, e sarà un governo di centrodestra", ha poi concluso Alemanno che si è spostato a Vibo per un incontro pubblico con Franco Bevilacqua, Wanda Ferro, il segretario regionale della Lega Domenico Furgiuele e i candidati del MNS nella lista della Lega: Fausto De Angelis, Tilde Minasi ed Emma Staine. 

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