Manifestazione Cgil e Uil alla Cittadella il 16: “Cambio di rotta su politiche regionali lavoro”

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Lamezia Terme - Cgil e Uil si mobilitano per chiedere alla Giunta regionale un cambio di rotta sui temi del lavoro ed annunciano per giovedì 16 una manifestazione a Catanzaro, davanti alla sede della Regione, con lo slogan "Calabria cambia passo". L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Lamezia Terme, nella sede della Uiltucs. A spiegare le motivazioni della manifestazione di protesta sono stati Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, e Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria.

"Quello che stiamo lanciando - ha detto Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria - è un messaggio forte al governatore Oliverio. O cambia passo o cambia posto. Noi non ci fermeremo, quella del 16 novembre sarà la prima di una serie di manifestazioni. Ne faremo altre e chiameremo in causa anche il governo nazionale e i rappresentanti della deputazione parlamentare calabrese. Non saremo noi a spingere Oliverio fuori dalla cittadella - ha detto ancora Santo Biondo - ma lo faranno i cittadini calabresi. Al presidente della giunta regionale chiediamo di svegliarsi e di raccontare la Calabria vera, quella che soffre ad uscire dalla crisi".

Il segretario generale della Uil Calabria, poi, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti è intervenuto sulla scelta della Cisl calabrese di defilarsi dalla mobilitazione del prossimo sedici novembre. "Non entriamo nelle scelte di questa organizzazione sindacale - ha proseguito Santo Biondo - ma non riusciamo a comprendere cosa possa avere portato la Cisl a fare un passo di lato rispetto all'unità sindacale che abbiamo ricercato, trovato e sostenuto, come dimostrano i documenti stilati al termine degli esecutivi unitari svolti in Calabria, negli ultimi anni. Fra le tante emergenze esplosive in Calabria - ha concluso il Segretario generale della Uil Calabria - dobbiamo dire con chiarezza che per salvare la Calabria occorre un piano straordinario per l'occupazione giovanile e femminile che dia soluzioni stabili e durature, superando la logica dei tirocini e stage indeterminati, ed è necessario uno strumento per le politiche attive e di sostegno al reddito, contro la povertà, per le migliaia di lavoratori espulsi dagli ammortizzatori sociali in deroga e privi di ogni tutela".

"Quella del 16 - ha detto Sposato - sarà il culmine di una serie di iniziative che abbiamo fatto con miglia di lavoratori riprendendo tutte le questioni che avevamo riproposto in tutti questi mesi unitariamente e che ci avevano visto discutere per un anno e mezzo con la Giunta regionale che negli ultimi giorni, con atteggiamenti incomprensibili, sta dividendo in maniera irresponsabile il mondo del lavoro. Un presidente che guida una regione ultima in Europa sotto tutti i punti di vista, dal lavoro alla salute', alla mobilità ai trasporti - ha detto ancora Sposato - invece di cercare una grande alleanza con i lavoratori, in questi giorni si è reso responsabile di voler dividere il mondo del lavoro come ha fatto nelle scorse settimane e nei giorni scorsi. E conoscendolo - ha proseguito - credo che lo farà anche nei prossimi giorni. Questo è un atteggiamento irresponsabile che vogliamo denunciare. Abbiamo più volte cercato di far cambiare alla Giunta regionale le politiche sbagliate. Arriviamo a questa iniziativa dopo aver cercato di avanzare proposte scritte nella nostra piattaforma che sono state inevase. Il presidente ha la capacità di sentire ma non di ascoltare. Abbiamo messo in campo una serie di tavoli ma non abbiamo avuto nessuna risposta se non su una cosa che è stata fatta per grande senso di responsabilità dei sindacati sugli ammortizzatori sociali in deroga che non è stato peraltro rispettato dalla Regione. Abbiamo difficoltà a spiegare ai lavoratori perché la Giunta regionale non ha rispettato quell'accordo in cui ci stavano le politiche attive del lavoro, che sono state spacciate per un piano regionale del lavoro. I tirocini - ha detto ancora Sposato - non sono lavoro; non si può convocare una conferenza stampa per dire che sono stati creati 13.000 posti di lavoro con i tirocini formativi. Poi i tirocini sono partiti e i lavoratori non sono retribuiti da sei mesi; non è stato attivato il reddito di inclusione sociale E sulla sanità ci vuole autorevolezza quando si discute con il governo nazionale. Non si può far venire in Calabria il governo per fare i giri sui trenini o per inaugurare i cantieri che poi non partono. Sono stati in Calabria quattro ministri ed il presidente Renzi. Dove sono stati gli impegni assunti? Il problema della sanità - ha detto Sposato - non è chi fa il commissario, ma presentare un opiano sanitario nell'interesse dei calabresi".

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