Bruno (Pd): "Sottoscritta convenzione tra Inail e Asp Catanzaro per operatività di un Polo Integrato nella Fondazione Terina”

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Lamezia Terme - “Un altro importante passo in avanti verso la erogazione di servizi sanitari ed assistenziali di qualità a disposizione dei cittadini calabresi e non solo. Tra l’INAIL nazionale e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro è stata definitivamente sottoscritta la convenzione per la operatività di un Polo Integrato che garantisce prestazioni sanitarie, riabilitative e protesiche ambulatoriali e domiciliari, sia a seguito di infortuni sul lavoro, che ai cittadini disabili assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale”. E’ quanto afferma in una nota Enzo Bruno, già presidente della Provincia di Catanzaro e componente dell’assemblea nazionale del Pd.

“La convenzione operativa, sottoscritta dal Direttore Generale INAIL e dalla Commissione Straordinaria ASP di Catanzaro, colloca il polo integrato in ampi ed idonei locali all’interno della Fondazione Mediterranea Terina; la nuova struttura è coordinata ad interim dal dott. Livio Perticone, Primario di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Lamezia Terme – spiega Bruno -. Il Centro Protesi ha già la disponibilità di 12 posti letto, di una equipe di medici fisiatri, ingegneri, tecnici ortopedici, fisioterapisti, psicologi ed assistenti sociali che garantiscono un elevato standard qualitativo all’utenza in materia di riabilitazione da disabilità congenite o acquisite di natura traumatica, vascolare e oncologica, anche con la predisposizione di protesi per tutti i livelli di amputazione predisposte ad personam dall’officina ortopedica ubicata all’interno del Centro con professionalità e strumentazione di alta tecnologia”. “Si deve pertanto dare atto che, pur se in un periodo ormai lungo di pandemia da covid 19 che ha messo a dura prova le strutture sanitarie del Paese, l’INAIL e l’ASP di Catanzaro hanno reso operativo un polo sanitario integrato di importanza regionale strategica – conclude Bruno - tale da consentire il superamento di un “gap” notevole in materia di prestazioni sanitarie, riabilitative e protesiche delle quali possono fruirne i cittadini calabresi e tutta  l’Italia centro meridionale”.

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